Note di regia

Due esigenze mi hanno spinto a fare questo film. Da una parte la storia di una grande quantità di droga sequestrata al confine fra Italia e Svizzera, segno di un malessere e di una grande crisi, anche di valori, che non esclude il nostro paese. D’altra parte, è lo spunto per parlare del rapporto tra l’individuo e un mondo sempre più vuoto e squilibrato nei suoi rapporti sociali. Ci ho visto un’occasione per raccontare questa crisi, che non è un’idea astratta, ma una realtà anche in una società come quella svizzera, modello e punto di  riferimento per tutto il mondo… Che cosa accadrebbe se un giorno mi trovassi nella stessa situazione iniziale di quella dei protagonisti? Che cosa succederebbe se non avessi più il lavoro? Che cosa farei? Sono partito da queste domande per cercare di immaginare come fare questo film.

 

Mi rendo conto che sono a un punto di svolta del mio percorso registico. Ho fatto varie esperienze di regia fra documentario e film di finzione che mi hanno permesso di raccontare il fantastico, ma anche il mondo reale, e che mi hanno aiutato a capire quanto sia urgente e attuale affrontare i problemi della società odierna. La commedia è forse il modo più adatto per raccontare l’esperienza dei personaggi coinvolti in questa storia. Allora mi sono detto: sperimentiamo la commedia! Un caleidoscopio di personaggi hanno dunque preso forma davanti a me e sono diventati Mario, Augusto, Clara, Ivan, Leo, il Professore e Monica…

 

Un’ultima nota riguarda le musiche: è da tempo che desideravo lavorare con Maria Bonzanigo, che cura la musica di tutte le produzioni della Compagnia Finzi Pasca. Detto fatto: gliel’abbiamo proposto, lei ha accettato e in men che non si dica la musica che volevo era lì ad accompagnare tutti i miei personaggi…

 

Mohammed Soudani